La recente sentenza del Tribunale civile di Asti rappresenta una svolta storica. Per la prima volta, in modo chiaro e documentato, un giudice ha riconosciuto il legame tra la somministrazione del farmaco Comirnaty (Pfizer-Biontech) e una grave patologia neurologica: la mielite trasversa. La protagonista di questa vicenda è una donna di 52 anni, titolare di una tabaccheria ad Alba, che oggi non può più camminare. I primi sintomi sono comparsi pochi giorni dopo la seconda dose, somministrata nell’aprile 2021. Da lì, un calvario clinico e legale che ha portato, il 26 settembre 2025, al riconoscimento ufficiale del nesso di causa.
