Il caso Gabriele Nunziati: licenziato per aver fatto una domanda su Israele Fuori dal Virus n.1650.SP

Il 13 ottobre 2025, Nunziati ha chiesto alla portavoce della Commissione Europea se, dato che l’Unione Europea chiede che la Russia paghi per la ricostruzione dell’Ucraina, anche Striscia di Gaza dovesse essere risarcita da Israele. La portavoce ha definito la domanda “molto interessante” ma ha declinato di commentare nel merito. A pochi giorni dalla domanda, l’Agenzia Nova  per cui lui collaborava ha interrotto il suo rapporto di collaborazione, motivando che la domanda era “tecnicamente sbagliata” e “fuori luogo”. Il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti ha espresso sconcerto e ha chiesto il suo reintegro immediato, evidenziando che un giornalista non può essere licenziato per aver posto una domanda. La vicenda ha sollevato un dibattito serio sulla libertà di stampa in Italia. La decisione ha provocato indignazione tra molti operatori del settore. Il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti (CNOG) ha espresso “sconcerto” e ha chiesto il reintegro immediato di Nunziati, affermando che un giornalista non può essere punito per aver posto una domanda, anche scomoda.

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