Ferita del rifiuto: quella voce che ti dice “non vali” Quando da bambino ti sei sentito di troppo, non desiderato o ignorato, può nascere in te una ferita profonda: la ferita del rifiuto. Anche se cresci, quella ferita può restare lì. E da adulto ti ritrovi spesso a sentirti fuori posto, inadeguato, sempre pronto a fuggire prima di essere escluso. Una voce che ritorna È come una frase che ti gira dentro: “Io non valgo abbastanza.” Una convinzione nascosta, ma potente, che influenza le tue relazioni, il tuo modo di parlare, di scegliere, di amare. E spesso nasce da qualcosa di semplice: genitori distratti, troppo occupati o incapaci di vedere davvero il tuo bisogno. Accoglierti è il primo passo Guarire non significa negare la ferita, ma iniziare a guardarti con compassione. A dirti: “Io vado bene così, anche se sono imperfetto.” Non per smettere di crescere, ma per cominciare a farlo con amore. Smetti di convincere gli altri che vali. Inizia a riconoscerlo tu, ora, nel presente.
